A pochi mesi dalle elezioni, l'Amministrazione avvia il piano di cementificazione di via Kennedy
A pochi mesi dalle elezioni del Giugno 2024, l'Amministrazione Capitanio ha attivato il piano di cementificazione per l'area di via Kennedy, prevedendo la costruzione di 11 palazzine. La giustificazione per tutto questo sarebbe la costruzione di una nuova RSA. Come stanno davvero le cose? Quali sono i reali obiettivi dell'Amministrazione? Si può parlare di un'operazione sostenibile? Quante risorse pubbliche sono andate perdute in tutto questo?
Due punti fermi: cementificazione al massimo di legge, milioni di euro pubblici bruciati
Il nostro capogruppo Francesco Facciuto ha ricostruito in Consiglio Comunale gli esatti termini della questione: stiamo parlando di un'operazione speculativa a danno del territorio con di milioni di euro di risorse pubbliche andate in fumo. Qui di seguito il video dell'intervento. Prendetevi qualche minuto.
Due punti fermi: cementificazione al massimo di legge, milioni di euro pubblici bruciati
Il nostro capogruppo Francesco Facciuto ha ricostruito in Consiglio Comunale gli esatti termini della questione: stiamo parlando di un'operazione speculativa a danno del territorio con di milioni di euro di risorse pubbliche andate in fumo. Qui di seguito il video dell'intervento. Prendetevi qualche minuto.
Ecco come vogliono trasformare via Kennedy
L'attuale Amministrazione prova a far passare il piano di cementificazione di via Kennedy come un progetto green, che migliora il nostro territorio e qualifica il nostro ambiente. Tra i meriti di questo piano figurerebbe anche un "nuovo bosco urbano". Si tratterebbe di un'area oggi verde e che rimarrebbe tale, compresa tra via Kennedy e gli undici palazzi previsti. Tutto qui. Per avere un'idea più precisa della questione, basta guardare le tavole estratte dalla documentazione ufficiale, riportate qui sotto. Vedete quella doppia fila di alberi? Quello sarebbe il "nuovo bosco urbano".
Oltre alle 11 palazzine previste ad ovest del viale, l'area in giallo dovrebbe corrispondere alla nuova Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA). Come ampiamente documentato, il perno di questo piano di cementificazione non è certamente la realizzazione dell'RSA. Vediamo il perché.
Le nostre quattro proposte per ridurre il danno
Con l'obiettivo di preservare l'ampia area verde, garantendo comunque la realizzazione dell'RSA, abbiamo presentato diverse proposte alternative. Alcune di sicuro molto risolute, altre pensate per limitare i danni, con una gradualità atta a trovare una soluzione accettabile per tutti, anche per il Sindaco e i partiti che lo sostengono.
Le nostre proposte, pur mirate a preservare l'area verde, avrebbero garantito la realizzazione dell'RSA. Eppure sono state tutte respinte dal Sindaco e dalla sua maggioranza. Bocciate anche le istanze presentate da Legambiente e da decine di cittadini residenti in via Kennedy. Perché le nostre proposte sono bocciate? Perché sono state respinte le osservazioni dei cittadini Le ragioni possono essere ricostruite leggendo gli atti e la documentazione disponibile, come proviamo a spiegare brevemente in quanto segue. Cliccando sul tasto giallo, è possibile scaricare le nostre proposte depositate agli atti: quelle relative a via Kennedy sono indicate con la dicitura tecnica Ambito di Trasformazione AT02.
- Abbiamo proposto di fermare la realizzazione dei palazzi previsti, visti i tanti appartamenti sfitti o invenduti presenti a Concorezzo. A nostro avviso, l'area non è adatta ad ospitare palazzi di 13 metri, di certo poco compatibili con le villette e la campagna vicina. Nell'area avremmo previsto solo la nuova RSA. Questa prima proposta è stata bocciata.
- Abbiamo allora proposto di limitare l'edificazione all'area a ovest del viale, senza nuovi palazzi, realizzando l'RSA ed eventuali altri servizi per la cittadinanza. La motivazione era semplice: se proprio si deve costruire, si faccia nell'esclusivo interesse dei cittadini. Anche questa proposta è stata bocciata.
- Cercando un ulteriore compromesso, abbiamo allora proposto di prevedere alcune palazzine, con una buona percentuale di edilizia convenzionata, da realizzare insieme all'RSA nella parte ad ovest di via Kennedy. Il tutto per preservare almeno l'ampia area verde ad est. Anche questa proposta è stata bocciata.
- Abbiamo infine proposto di vincolare tutto il processo di edificazione alla realizzazione dell'RSA. In altre parole, senza una RSA ultimata non si sarebbe potuto procedere con altri interventi di cementificazione. Anche questa proposta è stata bocciata.
Le nostre proposte, pur mirate a preservare l'area verde, avrebbero garantito la realizzazione dell'RSA. Eppure sono state tutte respinte dal Sindaco e dalla sua maggioranza. Bocciate anche le istanze presentate da Legambiente e da decine di cittadini residenti in via Kennedy. Perché le nostre proposte sono bocciate? Perché sono state respinte le osservazioni dei cittadini Le ragioni possono essere ricostruite leggendo gli atti e la documentazione disponibile, come proviamo a spiegare brevemente in quanto segue. Cliccando sul tasto giallo, è possibile scaricare le nostre proposte depositate agli atti: quelle relative a via Kennedy sono indicate con la dicitura tecnica Ambito di Trasformazione AT02.
Perché l'RSA ad Est del viale?
Per dire sì ai costruttori di palazzi.
La nostra proposta è molto semplice: se si vuole realizzare l'RSA in via Kennedy è bene si faccia ad ovest del viale, riducendo al minimo il consumo di suolo, preservando il verde e rispettando le prescrizioni ambientali individuate dagli uffici della Provincia. L'Amministrazione, invece, insiste nel voler realizzare l'RSA ad est e si è attivata per ottenere dalla Provincia la possibilità di aumentare il consumo di suolo. Perché?
Così facendo, tutta l'area ad ovest resterebbe a completa disposizione dei costruttori privati, interessati a realizzare altri palazzi.
Ecco i documenti che dimostrano quali interessi vogliono tutelare
Sono gli atti pubblici a parlare chiaro. Guardando le immagini qui sotto, potete leggere tre richieste identiche pervenute al Comune e depositate da tre operatori del mattone attivi sul nostro territorio: Devero Costruzioni, Bertolazzi e Habitat 99. Facendo il proprio lavoro e con l'obiettivo di tutelare al meglio i propri interessi, questi operatori del mattone chiedono al Sindaco di predisporre l'RSA ad est di via Kennedy. Lo fanno in modo chiaro e riferendosi a interlocuzioni precedentemente intrattenute con l'Amministrazione. In altri termini, l'Amministrazione Capitanio ha semplicemente recepito tutte le richieste dei costruttori.
Così facendo, tutta l'area ad ovest resterebbe a completa disposizione dei costruttori privati, interessati a realizzare altri palazzi.
Ecco i documenti che dimostrano quali interessi vogliono tutelare
Sono gli atti pubblici a parlare chiaro. Guardando le immagini qui sotto, potete leggere tre richieste identiche pervenute al Comune e depositate da tre operatori del mattone attivi sul nostro territorio: Devero Costruzioni, Bertolazzi e Habitat 99. Facendo il proprio lavoro e con l'obiettivo di tutelare al meglio i propri interessi, questi operatori del mattone chiedono al Sindaco di predisporre l'RSA ad est di via Kennedy. Lo fanno in modo chiaro e riferendosi a interlocuzioni precedentemente intrattenute con l'Amministrazione. In altri termini, l'Amministrazione Capitanio ha semplicemente recepito tutte le richieste dei costruttori.
Perché ci stiamo battendo contro tutto questo?
Il nostro territorio è saturo. L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha indicato la Provincia di Monza e Brianza come la peggiore d'Italia, con un consumo di suolo vicino al 40,5%. Con oltre il 42% di suolo consumato, Concorezzo è addirittura sopra la media, figurando tra i comuni più critici del Vimercatese. Questi dati hanno conseguenze dirette, molto negative, sulla qualità della vita. Avvertiamo quindi il preciso dovere di proteggere l'interesse generale, ponendo un freno alla speculazione edilizia.
Ma non è tutto. Si misura oggi una distanza sempre più significativa tra la politica e i cittadini, con ricadute negative per tutti. Chi fa politica pensa troppo spesso di poter prendere in giro gli elettori, blandendoli con qualche promessa e distribuendo false rassicurazioni, in realtà lavorando per obiettivi altri e che poco hanno a che fare con l'interesse comune. La storia di via Kennedy è anche una storia di false promesse, ambiguità, cattiva condotta politica. Per rendersene conto, è sufficiente guardare le due grafiche che seguono. Durante la campagna elettorale del 2019, l'attuale Amministrazione ha raccolto consensi mentendo deliberatamente ai cittadini.
Le menzogne di questi anni: "Zero consumo di suolo", "solo riqualificazioni", "al massimo quattro o cinque palazzine"...
Ecco un estratto dal programma elettorale dell'attuale Amministrazione, distribuito in tutte le case: "abbiamo introdotto il principio Zero consumo di suolo e andremo a lavorare esclusivamente sulla riqualificazione dell'esistente." Molti tra voi avranno visto per le strade della città alcuni manifesti raffiguranti un candidato sindaco sorridente, che teneva amorevolmente tra le mani un alberello. Sotto l'immagine si poteva leggere: "Dal 2020 stop consumo di suolo, solo riqualificazioni".
Nel settembre 2020, già retrocedendo rispetto a quanto affermato in campagna elettorale, l'attuale Amministrazione provava a ridimensionare l'impatto del piano di cementificazione: "se si costruirà [...] si parla di massimo 4-5 palazzine", diceva il Sindaco Capitanio. Come previsto, le cose stanno andando molto diversamente.