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Il nostro Capogruppo Francesco Facciuto vi racconta la vicenda in pochi minuti.
Il video era del maggio 2020. Dopo lunghe battaglie, ATS HA INFINE CERTIFICATO IL RISCHIO TOSSICOLOGICO E CANCEROGENO DELLE EMISSIONI. Abbiamo sempre avuto ragione.
Il nostro Francesco Facciuto si è fatto promotore di una lettera alla Provincia per chiedere la revoca dell'autorizzazione a produrre. Hanno firmato oltre 50 consiglieri del territorio. Dopo una lotta durissima e grazie all'intervento della Magistratura, oggi la produzione di Asfalti Brianza è ferma. Siamo sempre stati dalla parte giusta. Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato.
Il nostro Francesco Facciuto si è fatto promotore di una lettera alla Provincia per chiedere la revoca dell'autorizzazione a produrre. Hanno firmato oltre 50 consiglieri del territorio. Dopo una lotta durissima e grazie all'intervento della Magistratura, oggi la produzione di Asfalti Brianza è ferma. Siamo sempre stati dalla parte giusta. Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato.
Il 25 febbraio 2021 l'Agenzia per la Tutela della Salute conferma per la prima volta il rischi per la salute. A fine aprile 2021 riceviamo la relazione con i dettagli: rischio cancerogeno oltre 30 volte i limiti; rischio tossicologico quasi 40 volte oltre i limiti.
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Il caso Asfalti Brianza, in breve
Dal 2014 molti cittadini hanno iniziato a segnalare la presenza di forti odori provenienti dallo stabilimento di Asfalti Brianza, situato in zona Malcantone, su territorio concorezzese. La situazione si é ulteriormente aggravata a partire dall'estate del 2018, con un aumento importante delle segnalazioni e dei disagi. In soli due mesi sono state raccolte oltre 800 segnalazioni di cittadini residenti a Concorezzo, Agrate, Brugherio e Monza (in particolare nel quartiere Sant’Albino). L'autorizzazione concessa dal Sindaco Capitanio nell'estate del 2019, per mezzo di un'ordinanza, all'installazione di un nuovo bruciatore ha infine reso la situazione letteralmente insostenibile, con gravissime ricadute su migliaia di cittadini.
Asfalti Brianza é un’azienda insalubre di prima classe, per sua natura inquinante e nociva. Per legge dovrebbe essere collocata in un contesto isolato, lontano dalle abitazioni, scaricando in atmosfera i fumi derivanti dalla combustione del bitume ad alte temperature. Sarebbero senz’altro possibili accorgimenti atti a salvaguardare la salute dei residenti: un impianto più moderno, la costruzione di una cappa e di sistemi di filtraggio per le emissioni più efficienti, l’adozione di protocolli per lo stoccaggio dei materiali utilizzati nella lavorazione, un serio controllo dei regimi di produzione.
I cittadini sono oggi preoccupati per la loro salute. Del resto, se respirate a certe concentrazioni, le emissioni di Asfalti Brianza sono pericolose e potenzialmente cancerogene. Le paure derivanti dai forti odori e da alcuni sintomi conseguenti (mal di testa, dolore agli occhi e alla gola, nausea) sono quindi pienamente legittime.
Queste preoccupazioni chiedono una risposta risoluta alla politica. Deve essere il momento della fermezza. Saremo al fianco degli amministratori che vorranno intraprendere azioni decise, con determinazione. L’attività di Asfalti Brianza deve immediatamente essere interrotta, per assicurare sia garantito il pieno diritto alla salute.
Di seguito potrai leggere alcuni nostri approfondimenti. Cliccando QUI accederai alla sezione del nostro blog interamente dedicata a questa battaglia di civiltà.
Asfalti Brianza é un’azienda insalubre di prima classe, per sua natura inquinante e nociva. Per legge dovrebbe essere collocata in un contesto isolato, lontano dalle abitazioni, scaricando in atmosfera i fumi derivanti dalla combustione del bitume ad alte temperature. Sarebbero senz’altro possibili accorgimenti atti a salvaguardare la salute dei residenti: un impianto più moderno, la costruzione di una cappa e di sistemi di filtraggio per le emissioni più efficienti, l’adozione di protocolli per lo stoccaggio dei materiali utilizzati nella lavorazione, un serio controllo dei regimi di produzione.
I cittadini sono oggi preoccupati per la loro salute. Del resto, se respirate a certe concentrazioni, le emissioni di Asfalti Brianza sono pericolose e potenzialmente cancerogene. Le paure derivanti dai forti odori e da alcuni sintomi conseguenti (mal di testa, dolore agli occhi e alla gola, nausea) sono quindi pienamente legittime.
Queste preoccupazioni chiedono una risposta risoluta alla politica. Deve essere il momento della fermezza. Saremo al fianco degli amministratori che vorranno intraprendere azioni decise, con determinazione. L’attività di Asfalti Brianza deve immediatamente essere interrotta, per assicurare sia garantito il pieno diritto alla salute.
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La Mappa di Asfalti Brianza
La nostra cartina offre una visione complessiva delle segnalazioni raccolte dal Comitato Di Quartiere S.Albino Monza. Abbiamo sovrapposto le oltre 900 segnalazioni alla simulazione della dispersione di inquinanti atmosferici contenuta nella relazione tecnica commissionata dall'azienda e nota al Comune di Concorezzo.
Abbiamo riportato in colore scuro sulla cartina la dispersione nell'aria degli inquinanti NOx. Si tratta di gas tossici che possono aggravare le condizioni dei malati di asma, dei bambini e di chi soffre di malattie respiratorie o cardiache. Oltre all'odore pungente, tra i possibili effetti si annoverano irritazione delle mucose e degli occhi, problemi nella respirazione, edemi polmonari. Tra gli effetti a lungo termine figurano invece alterazioni polmonari, un aumento della suscettibilità alle infezioni polmonari, possibili danni all'apparato cardio-vascolare. La figura riportata mostra come diversi centri abitati (in particolare Rancate, S. Albino e S. Damiano) si trovino effettivamente nella nube prevista nella relazione citata. Molte segnalazioni superano poi la zona prevista, suggerendo come le stime, pur preoccupanti, abbiano sottovalutato l'impatto dell'azienda. I sintomi descritti da tanti residenti in questi ultimi anni sono gli stessi a cui abbiamo accennato. Perché sono stati per lungo tempo ignorati? Perché non abbiamo assistito in passato ad una seria azione dell'Amministrazione di Concorezzo a fronte di questi fatti? |
Come incide il vento sulle segnalazioni?
Abbiamo analizzato le segnalazioni raccolte dal Comitato di S.Albino, sovrapponendole giorno per giorno alle condizioni del vento, utilizzando i dati forniti dalle centraline meteorologiche.
Guardate queste immagini esemplificative, ciascuna corrispondente ad un giorno diverso. Il bordo giallo delimita il "cono di vento", dando un'idea di quale sia la direzione prevalente del vento. E' molto facile arrivare a qualche conclusione. Quando il cono di vento è più chiuso, le segnalazioni si concentrano sui quartieri di S. Albino e S. Damiano, con disagi notevolissimi. Questo è il caso più frequente, confermato da tutta la nostra ricostruzione.
Quando il cono di vento è più aperto o siamo in presenza di alta variabilità, le segnalazioni iniziano a raggrupparsi anche su Concorezzo e Agrate, caso che si verifica più raramente. Vogliamo ribadire un punto importante. La vicenda di Asfalti Brianza non riguarda solo le persone che ne subiscono i fumi. Tutti i cittadini meritano di essere amministrati da politici pronti ad agire con risolutezza, quando sono sul tavolo questioni tanto importanti. E' sui temi che contano che possiamo davvero misurare la preparazione e le capacità di chi ci governa.
Guardate queste immagini esemplificative, ciascuna corrispondente ad un giorno diverso. Il bordo giallo delimita il "cono di vento", dando un'idea di quale sia la direzione prevalente del vento. E' molto facile arrivare a qualche conclusione. Quando il cono di vento è più chiuso, le segnalazioni si concentrano sui quartieri di S. Albino e S. Damiano, con disagi notevolissimi. Questo è il caso più frequente, confermato da tutta la nostra ricostruzione.
Quando il cono di vento è più aperto o siamo in presenza di alta variabilità, le segnalazioni iniziano a raggrupparsi anche su Concorezzo e Agrate, caso che si verifica più raramente. Vogliamo ribadire un punto importante. La vicenda di Asfalti Brianza non riguarda solo le persone che ne subiscono i fumi. Tutti i cittadini meritano di essere amministrati da politici pronti ad agire con risolutezza, quando sono sul tavolo questioni tanto importanti. E' sui temi che contano che possiamo davvero misurare la preparazione e le capacità di chi ci governa.
I Commenti dei cittadini
Abbiamo raccolto solo alcuni dei tantissimi commenti pubblicati nelle ultime ore. Messaggi di cittadini che vivono a Concorezzo, Monza, Agrate e Brugherio, colpiti dalle emissioni insopportabili di Asfalti Brianza. I sintomi li conosciamo bene. Conosciamo bene le paure e la rabbia di quelle persone che per anni si sono sentite sole e non ascoltate dalle istituzioni che dovrebbero difenderne i diritti. E' tempo che la politica dia una risposta chiara e definitiva.
La Situazione del Pozzo
La celebre montagna di rifiuti, ben visibile da Rancate e S.Albino, si colloca a meno di 200 metri dal pozzo di Brianza Acque, all'interno della fascia di rispetto prevista dal PGT del Comune di Concorezzo. Non ci pare che l'attività legata alla gestione dei rifiuti, già oggetto dell'intervento della Procura, rispetti tutte le norme del caso. Non avendo avuto notizie da parte dell'Amministrazione, nonostante le tante sollecitazioni, ci chiediamo se si stia facendo tutto il necessario per venire a capo di questa vicenda.
La Lettera al Prefetto
Insieme a quasi 50 consiglieri comunali di Agrate, Brugherio, Concorezzo e Monza, abbiamo sottoscritto un documento risoluto, inviato al Prefetto. Un bel risultato, promosso dal nostro Francesco Facciuto, che crediamo onori tutti i consiglieri firmatari e i rispettivi gruppi politici. Un impegno che ci ha consentito di articolare un punto di vista comune, nell'esclusivo interesse dei cittadini che da anni vivono un insopportabile sopruso. Ci ha fatto piacere leggere il riconoscimento del Comitato di Sant'Albino, riportato in un articolo di Prima Monza, dove potete trovare anche il testo della lettera con la firma di Francesco Facciuto, Claudio Bossi e Valeria Motta.