Nel 2020 il Consiglio Comunale approvava all’unanimità uno stanziamento per valutare la fattibilità di una nuova scuola in via Ozanam, in sostituzione dell’edificio costruito negli anni ’80. Tutte le forze politiche erano allora concordi sull'importanza di procedere con un serio approfondimento, per un nuovo edificio, più moderno ed efficiente.
Il tutto ad alcune condizioni. Andavano preservate quelle caratteristiche che nel tempo avevano reso la scuola di Concorezzo un modello di riferimento per tutto il territorio (tra tutti, il vasto parco scolastico e l’arena centrale dedicata alle attività condivise). Occorreva dotarsi poi di un progetto equipaggiato con un quadro economico adeguato alla capacità finanziaria del Comune, sostenibile e razionale.
La storia che vi raccontiamo è andata nella direzione opposta. Un progetto di qualità modesta e che comprometterà il parco scolastico, inutilmente costoso e con un significativo spreco di risorse. Il tutto nel quadro di procedimenti amministrativi critici e gravemente contradditori.
INDICE:
i. Niente concorso di idee
ii. L'affidamento del progetto e l'esplosione dei costi
iii. Progetto carente, persi i 9 milioni di Regione Lombardia
iv. Un progetto pagato due volte
v. Propaganda, mancate le scadenze PNRR, finanziata solo la palestra
vi. Le criticità e i ritardi della palestra
vii. Un approfondimento. Il meraviglioso giardino che finirebbe per scomparire
viii. Dobbiamo tutti imparare da una storia importante.
Il tutto ad alcune condizioni. Andavano preservate quelle caratteristiche che nel tempo avevano reso la scuola di Concorezzo un modello di riferimento per tutto il territorio (tra tutti, il vasto parco scolastico e l’arena centrale dedicata alle attività condivise). Occorreva dotarsi poi di un progetto equipaggiato con un quadro economico adeguato alla capacità finanziaria del Comune, sostenibile e razionale.
La storia che vi raccontiamo è andata nella direzione opposta. Un progetto di qualità modesta e che comprometterà il parco scolastico, inutilmente costoso e con un significativo spreco di risorse. Il tutto nel quadro di procedimenti amministrativi critici e gravemente contradditori.
INDICE:
i. Niente concorso di idee
ii. L'affidamento del progetto e l'esplosione dei costi
iii. Progetto carente, persi i 9 milioni di Regione Lombardia
iv. Un progetto pagato due volte
v. Propaganda, mancate le scadenze PNRR, finanziata solo la palestra
vi. Le criticità e i ritardi della palestra
vii. Un approfondimento. Il meraviglioso giardino che finirebbe per scomparire
viii. Dobbiamo tutti imparare da una storia importante.
2020 - Niente concorso di idee.
Solo un documento di "alternative" irricevibili
La realizzazione di una scuola parte spesso con l'attivazione di un concorso di idee. Questa pratica porta enormi benefici: consente a professionisti affermati o emergenti di avanzare idee innovative e promuovere buone pratiche. L'Amministrazione decide però di rinunciare a questo step e affida direttamente un incarico alla società TECNARC srl, mettendo nero su bianco alcune linee di indirizzo: "Costruire il nuovo plesso sfruttando al meglio l’ampio terreno a disposizione per costruire la nuova scuola in parallelo a quella esistente. [...] Realizzare un adeguato spazio adibito a parcheggio per garantire un agevole accesso veicolare". Ecco il risultato.
La redazione di queste cinque alternative è costata circa 35.000 euro (QUI e QUI). Il piano approntato sarebbe questo: realizzare il nuovo plesso dietro quello attuale, durante lo svolgimento delle lezioni; abbattere il vecchio plesso e bonificare l'area dall'amianto, una volta trasferiti i bambini nella nuova struttura. Il tutto con la conseguenza di far convivere bambini e cantieri per molti mesi, sia nella fase di costruzione che in quella di demolizione.
L'attuale plesso di via Ozanam è riconosciuto in tutto il territorio per due fiori all'occhiello: l'ampio giardino e l'arena centrale. Il parco ospita da sempre numerose attività educative di grande valore, contribuendo a rendere unica l'esperienza di chi frequenta questa scuola. L'arena è un ampio spazio di incontro, collocato al centro del plesso: una soluzione moderna dal punto di vista didattico, pensata per ospitare iniziative laboratoriali e aperte al territorio, alternativo al vecchio modello dei corridoi. Le indicazioni progettuali fornite dall'attuale Amministrazione comportano l'eliminazione di entrambi questi fiori all'occhiello.
L'attuale plesso di via Ozanam è riconosciuto in tutto il territorio per due fiori all'occhiello: l'ampio giardino e l'arena centrale. Il parco ospita da sempre numerose attività educative di grande valore, contribuendo a rendere unica l'esperienza di chi frequenta questa scuola. L'arena è un ampio spazio di incontro, collocato al centro del plesso: una soluzione moderna dal punto di vista didattico, pensata per ospitare iniziative laboratoriali e aperte al territorio, alternativo al vecchio modello dei corridoi. Le indicazioni progettuali fornite dall'attuale Amministrazione comportano l'eliminazione di entrambi questi fiori all'occhiello.
2021 - L'affidamento del progetto e l'esplosione dei costi
Nonostante le obiezioni mosse da tutte le opposizioni, l'Amministrazione decide di procedere. Tre studi di progettazione vengono invitati a proporre un'offerta economica per la redazione del Piano di Fattibilità Tecnico-Economica. Unico criterio previsto: lo studio che scenderà di più sulla base d'asta di circa 140.000 euro si aggiudicherà il progetto.
Ignorando l'opportunità di applicare il principio di rotazione degli incarichi, il primo invito è rivolto ancora a TECNARC. Viene invitato lo studio Architecna di Messina, operante principalmente nel sud Italia. Infine, un invito è rivolto anche allo studio J+S di Concorezzo, realtà significativa del nostro panorama territoriale. Vengono ignorati numerosi altri studi di progettisti del territorio, anche quando specializzati nella progettazione di scuole. Ecco l'esito:
Ignorando l'opportunità di applicare il principio di rotazione degli incarichi, il primo invito è rivolto ancora a TECNARC. Viene invitato lo studio Architecna di Messina, operante principalmente nel sud Italia. Infine, un invito è rivolto anche allo studio J+S di Concorezzo, realtà significativa del nostro panorama territoriale. Vengono ignorati numerosi altri studi di progettisti del territorio, anche quando specializzati nella progettazione di scuole. Ecco l'esito:
Con la Determina n. 414 del 03.08.2021 allo studio di J+S viene affidato l'incarico di progettazione. Responsabile della progettazione l'arch. Federico Pella.
Alla determina è allegato il Disciplinare di incarico professionale, strutturato in articoli orientativi e prescrittivi per il progettista. L'art. 2 prevede un importo delle opere per 8.6 milioni di euro, a fronte dell'analisi predisposta con lo studio tecnico TECNARC e tenuto conto delle disponibilità economiche dell'ente, come certificate a bilancio.
Nonostante l'orientamento della normativa, l'incarico affidato a J+S viene integrato ulteriormente con le determine n. 709 del 22.12.2021, n. 104 del 02.03.2022 e n. 105 del 02.03.2022. Altri 40.000 euro circa, per approfondimenti acustici, indagini geologiche, prestazione energetica, vulnerabilità sismica. Tutti approfondimenti che occorrerebbe prevedere nell'ambito della redazione del Piano di Fattibilità Tecnico-Economica.
Lo studio J+S presenta un progetto il 25.03.2022 e una revisione il 14.04.2022. Il quadro economico risultante ha un importo non inferiore ai 19.210.000 euro, significativamente difforme da quanto indicato nel Disciplinare e incompatibile con quanto già previsto nel Piano triennale delle opere pubbliche.
Più in particolare due proposte progettuali, con importo lavori rispettivamente di 14.7 e 15.3 milioni (quadro economico di 19.2 e 20 milioni). Circa un +71% e + 78% rispetto a quanto indicato nel disciplinare. Qui le tabelle estratte dalla documentazione ufficiale.
La significativa difformità del quadro economico ci spinge ad intervenire in Consiglio Comunale, sollevando il problema. La vicesindaca leghista Micaela Zaninelli, all’epoca assessore alla partita dichiarerà: “Ammetto che nemmeno io mi sarei aspettata un preventivo del genere e mi assumo la responsabilità per la mancanza di comunicazione con i tecnici. Sicuramente hanno proposto la realizzazione di qualcosa di faraonico e da parte nostra andranno fatte delle scelte. Un preventivo del genere non è sostenibile.” Anche la stampa locale da evidenza di questa grave difformità.
2022 - Progetto carente: persi 9 milioni di Regione
Le nostre valutazioni in merito alle carenze della proposta progettuale sono state confermate dalla valutazione della Commissione Tecnica di Regione Lombardia (Nucleo di Valutazione), incaricata di stilare una graduatoria nell'ambito del bando "Scuole innovative - Spazio alla scuola". Per il progetto voluto dall'Amministrazione di Concorezzo vengono riconosciute tre criticità significative: l'impatto della struttura con la conseguente convivenza tra bambini e cantiere; la scarsa innovatività della proposta progettuale; le mancanze del quadro economico, carente in alcune componenti significative. Le stesse carenze sottolineate nel tempo dal nostro gruppo.
Per queste ragioni l'Amministrazione non si aggiudica i 9 milioni a fondo perduto previsti da Regione. In soli dieci minuti il nostro capogruppo Francesco Facciuto ha offerto un quadro chiaro in Consiglio Comunale.
Per queste ragioni l'Amministrazione non si aggiudica i 9 milioni a fondo perduto previsti da Regione. In soli dieci minuti il nostro capogruppo Francesco Facciuto ha offerto un quadro chiaro in Consiglio Comunale.
2023 - Un progetto pagato due volte
La crescita incontrollata del quadro economico e la prestazione deludente nell'ambito del bando regionale appositamente predisposto per la costruzione di nuove scuole, spinge l'Amministrazione ad affidare un'analisi di ottimizzazione dei costi. Ancora una volta allo studio J+S. Questo ulteriore affidamento diretto avviene in due step.
Per prima cosa la Determina n. 173 del 03.04.2023 affida a J+S un’analisi preliminare per l’ottimizzazione costi, per altri 12.180,48 euro al progettista. A seguito di questo primo step, segue quindi la Determina n. 294 del 30.05.2023, affidando sempre a J+S la revisione del progetto di fattibilità tecnico-economica, per un importo di altri 75.874,24 euro. Quasi altri 90.000 euro a J+S.
Si arriva quindi ad una proposta progettuale emessa il 4.9.2023 con importo lavori di 13.1 milioni e quadro economico di quasi 17 milioni. Questo secondo progetto prevede una divisione in lotti funzionali del progetto. La nuova scuola potrà così essere realizzata un pezzo per volta:
Per prima cosa la Determina n. 173 del 03.04.2023 affida a J+S un’analisi preliminare per l’ottimizzazione costi, per altri 12.180,48 euro al progettista. A seguito di questo primo step, segue quindi la Determina n. 294 del 30.05.2023, affidando sempre a J+S la revisione del progetto di fattibilità tecnico-economica, per un importo di altri 75.874,24 euro. Quasi altri 90.000 euro a J+S.
Si arriva quindi ad una proposta progettuale emessa il 4.9.2023 con importo lavori di 13.1 milioni e quadro economico di quasi 17 milioni. Questo secondo progetto prevede una divisione in lotti funzionali del progetto. La nuova scuola potrà così essere realizzata un pezzo per volta:
- Lotto 1 - palestra e parcheggio
- Lotto 2 - costruzione del nuovo plesso nel parco
- Lotto 3 - Abbattimento del vecchio plesso
- Lotto 4 - Opere di completamento
2024 - Propaganda, mancate le scadenze del PNRR, finanziata solo la realizzazione della palestra
In occasione della campagna elettorale del giungo 2024, assistiamo ad un'intensa attività di disinformazione e facile propaganda. L'Amministrazione annuncia di aver avviato la realizzazione della scuola. I gruppi politici della maggioranza dichiarano di avere già i finanziamenti. Viene affisso un cartellone illegittimo all'ingresso della scuola, su mandato del Sindaco. Il Sindaco invia una lettera alle famiglie, sfruttando il registro elettronico della scuola e annunciando la partenza dei lavori.
Si tratta di operazioni propagandistiche che sfruttano la buona fede dei cittadini. La verità è molto diversa, come si può verificare dagli atti ufficiali. Basta infatti esaminare l'ordinanza del gennaio 2024, dalla quale si evince chiaramente che all'epoca non erano disponibili i finanziamenti per coprire l'intera realizzazione. Ecco cosa riportava l'ultimo atto orientato alla realizzazione della scuola, all'epoca della campagna elettorale:
"Con la deliberazione consiliare n. 28/2023 si è provveduto ad aggiornare le previsioni di bilancio di parte entrata e di parte spesa al fabbisogno economico previsto per l’esecuzione dell’intera opera in € 16.998.928,38. Le risorse finanziarie attualmente disponibili, in quanto accertate a bilancio, consistono in € 5.583.928,38 di avanzo di amministrazione. All’Ente è stato altresì assegnato il contributo PNRR di € 5.000.000; la restante parte delle risorse previste dovrà trovare successiva copertura, come da Q.E. finanziario."
Nel frattempo tutte le scadenze previste per l'utilizzo dei fondi PNRR sono state disattese. Per poter usufruire dei 5 milioni previsti dal PNRR l'Amministrazione avrebbe dovuto realizzare il 30% dell'intero intervento entro il 30 settembre 2024 e dovrebbe terminare i lavori entro il 31 marzo 2026. La prima scadenza, nonostante l'ottenimento di una proroga di sei mesi, è stata già disattesa. Nemmeno la scadenza del 31 marzo 2026 potrà essere rispettata, visti i gravi ritardi accumulati.
2025 - Le criticità e i ritardi della palestra
La realizzazione della palestra - prevista inizialmente per giugno 2025 - ha già accumulato gravi e significativi ritardi, nonostante si tratti di un intervento relativamente contenuto, con un quadro economico poco superiore ai 3 milioni di euro. Durante l’esecuzione sono emerse numerose criticità progettuali, insieme a lacune documentali e autorizzative che hanno richiesto interventi correttivi.
Nel corso dei lavori sono state approntate ben due varianti progettuali rilevanti: la prima riguarda la vasca volano per la gestione delle acque meteoriche, la seconda (ancora in fase di elaborazione a fine luglio 2025) dovrebbe riguardare principalmente la copertura e l'involucro dell’edificio. L’impresa incaricata ha richiesto una proroga di 130 giorni, a fronte dei 300 inizialmente previsti per la costruzione; l’Amministrazione ne ha concessi poco più di 50, anche questi scaduti nel luglio 2025. Ad oggi non si esclude l’attivazione delle penali previste per inadempienze, con il rischio di ulteriori contenziosi.
Alla luce di queste problematiche, è in corso un intenso lavoro condiviso al fianco dei gruppi consiliari Vivi Concorezzo, Concorezzo Democratica e Iniziativa Civica. L’obiettivo è far emergere tutte le criticità, avanzare proposte concrete e costruire un modello alternativo per il nostro Comune, fondato su una spesa realmente oculata e una programmazione rigorosa, trasparente e razionale.
Nel corso dei lavori sono state approntate ben due varianti progettuali rilevanti: la prima riguarda la vasca volano per la gestione delle acque meteoriche, la seconda (ancora in fase di elaborazione a fine luglio 2025) dovrebbe riguardare principalmente la copertura e l'involucro dell’edificio. L’impresa incaricata ha richiesto una proroga di 130 giorni, a fronte dei 300 inizialmente previsti per la costruzione; l’Amministrazione ne ha concessi poco più di 50, anche questi scaduti nel luglio 2025. Ad oggi non si esclude l’attivazione delle penali previste per inadempienze, con il rischio di ulteriori contenziosi.
Alla luce di queste problematiche, è in corso un intenso lavoro condiviso al fianco dei gruppi consiliari Vivi Concorezzo, Concorezzo Democratica e Iniziativa Civica. L’obiettivo è far emergere tutte le criticità, avanzare proposte concrete e costruire un modello alternativo per il nostro Comune, fondato su una spesa realmente oculata e una programmazione rigorosa, trasparente e razionale.
Un approfondimento
Il meraviglioso giardino che finirebbe per scomparire
Il giardino della scuola non è lì per caso, ma è conseguenza di una visione precisa. Negli anni '80, scuola e Amministrazione hanno cooperato per realizzare una struttura che fosse all'avanguardia e con una precisa vocazione ambientale. Nel corso degli ultimi 40 anni, migliaia di bambine e bambini hanno potuto frequentare una scuola letteralmente immersa nel verde, unica in tutto il circondario. Le insegnanti hanno potuto realizzare numerosissimi progetti dal grande valore educativo, con aule verdi all'aperto, progetti di cura degli orti e dell'ampio frutteto, centinaia di nuove piantumazioni, laboratori di compostaggio, lezioni sulla biodiversità del giardino. Alcuni tra questi progetti sono divenuti un riferimento e l'esperienza concorezzese delle Aule Verdi ha dato vita ad un libro (ad esempio QUI e QUI).
Dobbiamo tutti imparare da una storia importante
Vogliamo raccontarvi una storia lunga quarant'anni, con protagonisti che hanno lavorato all'unisono per fare della scuola di via Ozanam un punto di forza della nostra comunità. Dedicateci qualche minuto.
A partire dai primissimi anni '80 la sindaca Matilde Grassi raccolse l'eredità del sindaco Lino Brambilla, plasmando una scuola all'avanguardia e pensata con un obiettivo molto chiaro: avere nel grande parco il suo più visibile punto di forza. La visione originaria non tardò a consolidarsi già negli anni seguenti, con il mandato di Alberto Brambilla e il contributo positivo degli amministratori successivi, a prescindere dal colore politico di appartenenza.
Quando venne costruita la Caserma dei Carabinieri su una parte del giardino scolastico originario, l'Amministrazione di Alberto Bernareggi decise di cedere due nuove aree verdi alla scuola come compensazione, finendo con l'allargare ulteriormente la metratura complessiva del parco. Con Antonio Lissoni, prese vita il progetto delle "Aule Verdi", diventato un modello di riferimento per l'educazione ambientale in tutta Italia. Ci furono finanziamenti significativi per investire sulla vocazione ecologica dell'istituto, con laboratori e sperimentazioni didattiche che hanno lasciato il segno. Durante il mandato di Riccardo Borgonovo, non è mai stata avanzata l'ipotesi di sfruttare gli spazi verdi del parco scolastico per finalità diverse da quelle educative, nonostante non mancassero già allora alcuni interessi orientati altrimenti.
Un primo risultato di questa continuità è sotto gli occhi di tutti. Tanti bambini hanno negli anni potuto condividere un'esperienza educativa quasi mai garantita altrove, con un parco straordinario che ne ha accompagnato la crescita, stimolato la sensibilità e arricchito i ricordi. Il tutto grazie al lavoro di insegnanti appassionate e una dirigenza determinata nel valorizzare un patrimonio di grande valore. Un patrimonio di tutti e un polmone per il quartiere.
Cerchiamo di guardare da vicino alcuni dettagli. Non è un caso che l'edificio di oggi sia collocato ai margini del giardino, in modo compatto, con un accesso diretto su via Ozanam e molto distante dalla strada provinciale. Non è un caso siano stati piantati negli anni centinaia di alberi, piante da frutto, con un noccioleto nel cuore del giardino, alternando prati per il gioco, spazi pendenti e aree boschive, per ospitare esperienze educative ricche e diversificate. Non è un caso che la scuola Don Gnocchi sia diventata negli anni un riferimento per tutto il territorio, ospitando tante iniziative che avevano nel parco una condizione imprescindibile.
Eppure il Sindaco e la Giunta di oggi insistono. Dinanzi a questa storia, inseguono linee progettuali approssimative, grossolane, pensando il parco come uno spazio per poterci fare altro. Il tutto compromettendo i frutti di un lavoro lungo nel tempo e animato da una visione lungimirante e che abbiamo il dovere di riconoscere.
Ecco alcuni cardini del progetto pensato dall'attuale Amministrazione. Spostare l'edificio scolastico al centro del parco, abbattendo larga parte degli alberi oggi esistenti e dividendo in aree più piccole il giardino. Realizzare un'ampia area parcheggio sul fianco della scuola, sacrificando altro verde. Adoperare lo spazio che verrebbe lasciato libero dal plesso attuale per una piazzuola e un'area per la sosta veloce. In queste linee progettuali non c'è nulla che tenga conto di una storia dal segno completamente diverso e che abbiamo provato a raccontarvi, con tutti i suoi successi.
E' una soluzione seria e ben pensata quella dell'attuale Amministrazione? Si può davvero credere che abbia qualcosa a che vedere con le esigenze dei bambini? Per quale ragione l'Amministrazione insiste a perseguirla? I fondi in arrivo dal Governo ci consegnano un'occasione irripetibile e faremo del nostro meglio affinché chi oggi amministra colga questa opportunità come si deve. Non ci accontenteremo di soluzioni al ribasso e, proprio per questo, restiamo a disposizione per valutare e raccogliere tutti gli spunti che ci vorrete dare.



































