La nuova norma "salva centri commerciali" dell'Amministrazione Capitanio
Siamo circondati da discount e centri commerciali, è un dato di fatto. In passato l'Amministrazione non ha saputo muoversi con equilibrio, consentendo alle multinazionali ALDI e LIDL di costruire due strutture a pochi metri l'una dall'altra. Se si fossero adottate strategie lungimiranti, quelle aree avrebbero oggi un aspetto molto diverso, con sicuri benefici per i cittadini, per il commercio locale, per le condizioni di viabilità.
Per questo, abbiamo presentato 8 emendamenti in occasione dell'approvazione del Piano di Governo del Territorio del 2021, pensati con l'obiettivo di scongiurare l'arrivo di nuove strutture di questo tipo, oltre che l'ulteriore espansione di quelle esistenti. Dopo aver approvato nel 2021 una norma per impedire il sorgere di nuovi centri commerciali del tipo ALDI e LIDL (tecnicamente, le cosiddette "medie strutture di vendita"), l'Amministrazione Capitanio ha deciso di consentire nuovamente l'arrivo a Concorezzo di queste strutture, cancellando il divieto precedentemente previsto. Ecco la modifica apportata al Piano delle Regole, approvata con il Consiglio Comunale del 29.11.2023:
Per questo, abbiamo presentato 8 emendamenti in occasione dell'approvazione del Piano di Governo del Territorio del 2021, pensati con l'obiettivo di scongiurare l'arrivo di nuove strutture di questo tipo, oltre che l'ulteriore espansione di quelle esistenti. Dopo aver approvato nel 2021 una norma per impedire il sorgere di nuovi centri commerciali del tipo ALDI e LIDL (tecnicamente, le cosiddette "medie strutture di vendita"), l'Amministrazione Capitanio ha deciso di consentire nuovamente l'arrivo a Concorezzo di queste strutture, cancellando il divieto precedentemente previsto. Ecco la modifica apportata al Piano delle Regole, approvata con il Consiglio Comunale del 29.11.2023:
Questa modifica è affiancata dall'individuazione delle aree che l'Amministrazione considera idonee all'insediamento di nuove strutture commerciali di questo tipo. Le due cartine che riportiamo qui sotto sono estratte dalla Relazione Generale alla modifica normativa, come è possibile verificare andando alle pagine 50 e 53 del documento:
Dall'analisi delle cartine si deduce immediatamente come l'Amministrazione Capitanio abbia nei fatti reso possibile l'insediamento di nuove medie strutture di vendita nelle immediate vicinanze di ALDI e LIDL, oltre che in numerose altre aree della città. Per rendere più chiaro il punto, ecco l'esatta localizzazione di ALDI e LIDL, oltre che dell'area che potrebbe essere interessata dall'arrivo di un nuovo discount o una nuova catena (peraltro nelle immediate vicinanze del Cimitero):
Quali sono le responsabilità dell'Amministrazione Capitanio?
- La nuova norma "salva centri commerciali" è stata approvata a soli sei mesi dalle nuove elezioni comunali, senza che la cittadinanza sia stata adeguatamente coinvolta e senza che i canali istituzionali pagati con i soldi pubblici ne abbiano dato notizia. Il tutto nonostante le prescrizioni di legge circa il coinvolgimento della cittadinanza in materia di Piano di Governo del Territorio.
- La nuova norma non scaturisce da una adeguata lettura dell'interesse generale e tiene conto esclusivamente dei benefici che alcuni singoli operatori privati potranno conseguire. Le analisi tecniche predisposte sono del tutto prive di un adeguato inquadramento delle gravi criticità del nostro tessuto commerciale, che verrà ulteriormente penalizzato.
- La nuova norma non considera i potenziali aggravi in materia di traffico che potranno scaturire dal sorgere di nuove strutture di vendita, né esamina l'impatto paesaggistico oltre che il conseguente degrado che potrà interessare la cintura urbanizzata. Ancora una volta prevale la solita vecchia impostazione della programmazione urbanistica: non una visione complessiva per la città e per la comunità che la abita, ma solo un mero veicolo per accogliere e promuovere singoli interessi particolari.
- La nuova norma non è accompagnata da un adeguato sistema di condizioni atte a premiare buone pratiche e politiche realmente a beneficio del territorio. Per rendersene conto, è sufficiente esaminare il sistema di premialità predisposto per gli operatori privati che vorranno costruire nuovi centri commerciali: basterà introdurre qualche stallo per le biciclette, versare un contributo occasionale per le luminarie di Natale o sistemare qualche aiuola per ottenere le autorizzazioni. Qui sotto un estratto dalla nuova norma.
Il nostro impegno e una promessa
Il tema delle norme per l'insediamento delle medie strutture di vendita si inserisce in un quadro più ampio, quello della programmazione urbanistica. In questi anni di impegno politico abbiamo lavorato molto sul tema, mettendo sempre al centro l'esclusivo interesse dei cittadini. Abbiamo difeso la salute di tante persone quando minacciata dalle emissioni potenzialmente cancerogene di un'azienda (QUI); abbiamo lavorato per salvaguardare le nostre aree verdi dai processi di cementificazione in corso, riuscendo a rallentarne l'attuazione e presentando decine di emendamenti alle norme proposte dall'attuale Amministrazione (QUI); abbiamo contribuito a costruire un percorso di salvaguardia del nostro territorio provinciale e dei nostri parchi agricoli (QUI).
Se i cittadini decideranno di premiarci, metteremo mano a tutti i temi che riguardano la programmazione urbanistica, promuovendo una nuova variante al Piano di Governo del Territorio. In questa occasione cancelleremo le nuove norme "salva centri commerciali" volute dall'Amministrazione Capitanio.
Se i cittadini decideranno di premiarci, metteremo mano a tutti i temi che riguardano la programmazione urbanistica, promuovendo una nuova variante al Piano di Governo del Territorio. In questa occasione cancelleremo le nuove norme "salva centri commerciali" volute dall'Amministrazione Capitanio.