Un membro del Consiglio di Amministrazione di Pedemontana ci ha inviato una lettera di formale diffida, chiedendo la rimozione immediata di un nostro post e paventando azioni giudiziarie a nostro carico. Il nostro lavoro si basa esclusivamente su dati verificabili, esaminati con un approccio rigoroso e trasparente. Ogni contenuto pubblicato risponde al principio della tutela dell'interesse pubblico e al diritto dei cittadini di essere correttamente informati su questioni che riteniamo di primaria rilevanza. Per questo motivo, non rimuoveremo né ritratteremo quanto pubblicato. Siamo certi di aver operato nel pieno rispetto della verità e delle responsabilità che il nostro impegno impone. A chi legge, vogliamo assicurare che la nostra determinazione non verrà meno. Continueremo a lavorare con serietà, certi che la trasparenza e il rigore possano essere fondamento della fiducia tra cittadini e istituzioni.Fai clic qui per modificare.
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Il Ponte e Pedemontana: due facce della stessa medaglia
Con la Legge di Bilancio appena approvata, il Governo chiede ai territori nuovi sacrifici: tagliati 1,5 miliardi destinati alla messa in sicurezza delle strade, nonostante il parere contrario dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e dell'Unione delle Province Italiane. Parallelamente, oltre agli 1,5 miliardi, vengono spostati altri 5 miliardi dal Fondo di Sviluppo e Coesione al Ponte sullo Stretto di Messina. L'opera simbolo di Matteo Salvini, che continua a sollevare dubbi per costi enormi e utilità incerta. Denaro pubblico e debito a carico delle generazioni future, sottratti agli investimenti in infrastrutture essenziali. Anche a livello locale, la politica targata Lega conferma la medesima condotta. È di qualche giorno fa l'avvio del procedimento per un nuovo aumento di capitale per Pedemontana, con un ulteriore indebitamento atteso da 272 milioni di euro. Anche in questo caso, risorse che potrebbero essere spese per interventi ben più importanti per il nostro territorio. È evidente: le priorità devono cambiare. Siamo determinati a fare la nostra parte, per informare e sensibilizzare i cittadini. Insieme possiamo costruire un’alternativa, rimettendo al centro i veri bisogni delle persone, il futuro dei nostri territori, la qualità della vita delle comunità che li abitano. Da 10.000 a 17.000 euro al mese per i ministri non eletti.
Riteniamo che l’aumento di oltre 7.000 euro mensili per alcuni ministri del Governo sia oggi profondamente inopportuno, soprattutto alla luce dei sacrifici richiesti a milioni di cittadini, della fragilità delle finanze pubbliche e dei tagli che la manovra imporrà a comuni ed enti territoriali. Siamo consapevoli che democrazia e politica abbiano un costo che è giusto sostenere. È necessario che gli incarichi di responsabilità siano adeguatamente remunerati per attrarre le migliori competenze e garantire il buon funzionamento delle istituzioni. Tuttavia, decisioni di questo tipo devono essere prese tenendo conto del contesto economico e sociale del Paese. Oggi famiglie e imprese affrontano difficoltà sempre più pesanti e vengono chiamate a compiere sacrifici quotidiani. In questo scenario, un aumento di questa portata rappresenta un segnale di distanza e disconnessione dalla realtà da parte della classe politica. Al contrario, i cittadini si aspettano dal Governo rigore, sobrietà e un esempio concreto di vicinanza alle sfide quotidiane della comunità. Un provvedimento come questo, oltre a essere inaccettabile, rischia di minare ulteriormente la già fragile fiducia nelle istituzioni. Per questo, il Governo dovrebbe immediatamente ritirare questa proposta, dando un segnale chiaro di responsabilità e consapevolezza del momento storico che il Paese sta attraversando. Soldi pubblici, incarichi di rilievo e cene di partito
Sabato Fusco è il Direttore Generale di Pedemontana. Il suo ruolo tecnico di direzione - con un compenso annuo di 240.000 euro e nell'ambito di una società a controllo pubblico - deve essere improntato all'imparzialità, al rigore, alla riservatezza. Con dispiacere, apprendiamo che Sabato Fusco ha recentemente partecipato a una cena privata promossa da un partito politico - Forza Italia - peraltro accettando un premio. A renderlo noto degli scatti pubblicati maldestramente da alcuni esponenti di partito. Una condotta che appare in netto contrasto con il ruolo a cui il direttore Fusco è chiamato. A maggior ragione, vista l'indisponibilità di Pedemontana a rispondere nel merito delle osservazioni critiche e delle proposte alternative depositate ufficialmente dai Comuni del Vimercatese. Non si dovrebbe nemmeno dare l'impressione che possano servire un invito a cena e un premio per farsi ascoltare. Specialmente se ci si sottrae al confronto nelle sedi istituzionali a proposito di un'opera tanto controversa, impattante per l'ambiente e gravosa sul bilancio pubblico. Dettagli e approfondimenti sul nostro sito: www.larondineconcorezzo.com/pedemontana Gravi mancanze di trasparenza sul sito ufficiale di un'opera controversa, finanziata con soldi pubblici Il sito istituzionale di Autostrada Pedemontana Lombarda è un esempio lampante di disinformazione, tra ambiguità e mezze verità. La cosa non sorprende, vista la condotta mostrata finora e il profilo della governance. Le informazioni sul tracciato risultano del tutto contraddittorie. Nonostante la Tratta D Breve non sia ancora approvata, il sito la presenta come tale, senza menzionare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale in corso. Le immagini qui riportate lo dimostrano. In particolare, sul sito si legge: "Il progetto definitivo della variante della tratta D, approvato l’8 dicembre 2023...". Questo è falso. Non è stata ottenuta alcuna approvazione, ma solo avviata l'istruttoria. A confermarlo è la stessa Pedemontana nella Relazione di Bilancio 2023 (pag. 6), un documento di oltre 130 pagine che pochi cittadini consulteranno, a differenza del sito ufficiale, che dovrebbe garantire trasparenza e chiarezza. Potremmo elencare altre incongruenze, ma resta il punto politico: se realizzata, Pedemontana avrà costi enormi per la collettività, sia economici che ambientali. Proprio per questo il progetto andrebbe presentato con rigore, anche con l'obiettivo di provare a documentarne seriamente i benefici. Come fidarsi delle analisi e delle previsioni portate a sostegno di un progetto di questa portata, se nemmeno la trasparenza minima viene rispettata? Scopri dettagli e approfondimenti sul nostro sito: www.larondineconcorezzo.com/pedemontana |
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